Gesù, concepito di Spirito Santo, nato in una grotta e morto in croce, è l’inizio e il fine di tutte le cose. La Sua incarnazione ha trasformato ed elevato la logica della Terra mentre, nella Sua Persona umana e divina, continua a prendere su di Sé tutte le conseguenze scaturite dal libero arbitrio. Nella Sua corporeità sacramentata ogni cosa viene di continuo ricapitolata, espiata e riscattata. Ciascun singolo uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, dispone dei doni della scienza, dell’intelletto e della sapienza. La trascendenza di questi tre cardini ha indotto l’ideatore a utilizzare le proprie conoscenze biologiche, anatomiche e dell’arte medica che, unite alle sue conoscenze teologiche, lo hanno ispirato a progettare le opere di carattere scultoreo, letterario e di altra natura. Il tutto è accompagnato da un crescendo musicale che rispecchia la settimana della Creazione seguendo il ritmo circadiano dei sette giorni e i nove mesi di gravidanza sino all'uomo compiuto.
Nelle presenti sculture primeggia il legno d’ulivo, a conferma della sacralità di Dio che ha reso sacro il creato ponendo l’uomo al suo vertice. La radice di questo albero da frutto rimanda a Gesù, quale radice, principio, fonte e apice di tutte le cose visibili e invisibili. L’ideatore ha voluto così evidenziare attraverso le realizzazioni eseguite in amicizia e cordiale concordanza con lo scultore Damiano De Nardis, l’immagine di Dio sapientemente celata in ciascuna persona sin dal suo esordio monocellulare. Nel trasmettere tale innata trascendenza è stata evidenziata in ogni opera la bellezza della somiglianza dell’uomo con Dio, rimarcando altresì il mistero d’iniquità al quale è inevitabilmente legata l’opzione della dissomiglianza. In tal senso la vocazione artistica s’è trasformata in un modello di comunicazione aperto a qualsiasi dialogo, sia di tipo trascendente che immanente, pur conservando l’ideatore e lo scultore nel loro intimo uno sguardo contemplativo personale colmo di gratitudine e di lode verso l’Altissimo.
È questa fondamentale Verità ad avere incoraggiato i due amici a perseverare nel duro lavoro di progettazione e scalpello, senza smarrire il cammino di fede che ha permesso loro di essere sempre pronti ad accogliere sotto tale luce ogni nuova ispirazione. Essersi messi alla sequela di Cristo ha significato per entrambi averne seguito gli insegnamenti evangelici e le orme lasciate nella creazione, a partire dalla chimica e dalla fisica che sono divenute biochimica e biofisica. Il metodico approfondimento dell’embriologia umana e della crescita dell’uomo sino al suo compimento, ha portato i due amici a non tralasciare nulla lungo tale impervio percorso soltanto perché ritenuto scomodo intellettualmente o perché considerato gravoso sul piano teologico.
Le espressioni figurative inerenti ai vari temi trattati sono diventate in tal senso il riflesso di una condizione universale che potrà essere percepita non più soltanto dal credente, dal teologo o dall’esperto di Sacra Scrittura bensì da qualsiasi persona che abbia deciso di porsi in atteggiamento di ascolto spirituale. Tutto ciò nasconde in realtà il silenzioso invito fraterno ad approfondire di persona, sotto la guida magisteriale della Chiesa, le conoscenze relative ai piani scientifico, medico, religioso, filosofico, socioculturale, letterario e biblico, quali espressioni indispensabili per dare avvio a un rinnovato apostolato che si metta al servizio della Verità, operando nel rispetto dei complessi contesti e condizionamenti politici, economici, sociali e religiosi attuali.